Dropsy Interview (Ita)

Abbiamo incontrato Dropsy, membro di CKC, storica crew Milanese, che ha contribuito a formare e crescere la scena Italiana.

Dropsy - Milano 2013

Dropsy – Milano 2013

Raccontaci come ti sei avvicinato a questo mondo. Hai subito fatto parte di una crew o all’inizio eri da solo?
Mi sono avvicinato da solo al mondo del writing nel 1988, vedendo in giro per Milano le tags e i throw ups di Mad Bob e Flycat.

Drop è il tuo primo nome o ne hai avuti altri in precedenza?
Dal 1988 al 1990 usavo come tag MAT, in seguito divenne DROP:C.

Dropsy linee nord 1996

Dropsy  (Ras) – Linee Nord 1996

Il tuo nome lo hai scelto per un significato particolare, o solamente per le lettere che ha?
Il nome mi fu dato da Flycat nel 1991.

In che città hai iniziato?
Milano.

Mad Bob - 1989

Mad Bob – Milano 1989

Quale è il ricordo più lontano che hai nella tua mente sui graffiti?
La prima volta che mi spararono le guardie nei tunnel della metro, un ricordo indelebile.
Era la notte di Natale del 1991.

Abbiamo notato che il tuo stile può essere inquadrato vicino ad altri writer storici della scena Milanese. Gente come Sky4, Rae, Tawa, Cano, ma nelle tue lettere c’è un flow particolare e morbido che ti rende unico. Hai dei “maestri” a cui ti sei ispirato e che ti hanno influenzato?
A questa domanda ti rispondo cosi: tra i nomi citati, l’unico piu’ “storico” di me e’ Sky 4, con cui sono stato anche compagno di crew sia in PWD che in CKC. Compagno di crew è stato anche Rae, per il quale, come ha dichiarato lui stesso varie volte in interviste, ho avuto anche un ruolo  di “maestro” dato che e’ piu’ giovane di me. Cano e Tawa hanno sviluppato un loro stile negli anni, si sono direttamente o indirettamente ispirati anche a cose che io facevo dal 91 in poi, trovando la loro strada.

La scuola milanese e’ stata molta eterogenea e ricca. Per quanto riguarda me, le mie prime influenze dirette sono stati Flycat, Mad Bob e Spyder 7.

Mad Bob - muretto Milano 1989

Mad Bob – Muretto, Milano 1989

Entriamo in un argomento prettamente tecnico. Sai benissimo che il writing ha vari spazi dove muoversi. Muri, Treni, Metropolitana, bombing in strada, etc.. Quale era il tuo playground preferito?
Treni assolutamente…dal 1991 al 2001.

Raccontaci l’aneddoto sui graffiti più assurdo che ti ricordi.
L’aneddoto piu assurdo è stato andare in yard con Phase2 e non poter dipingere per via dei controlli.

Drop

MOE – Mad Bob (2Mad). Metro Verde Milano 1990

Hai mai fatto uso anche dei marker per taggare in giro? Se ti è capitato ricordi che marca e modello era?
Ho usato molto anche i marker, taggavo pure in pieno giorno dentro e fuori i vagoni della metro, davanti alla gente ahahha robe da pazzi. Mi ricordo i marker ricavati da quegli affari che si utilizzano per lucidare le scarpe, li svuotavamo e li riempivamo di inchiostro: la parte spugnosa faceva da punta e potevi fare una tag bella grossa.

Chi è secondo te il writer (o una crew) in Italia che ha dato maggiormente un contributo alla crescita ed espansione del movimento?
Senza peccare di superbia o altro, la CKC sicuramente ha avuto un ruolo di primo piano.

Staze . Dropsy Milano 2012

Staze (Dropsy) – Milano 2012

Sappiamo che da molti anni fai il deejay tra i protagonisti della scena Hip Hop Italiana, ed è automatico il paragonarti a DJ Kay Slay, che al tempo era il leggendario Dez. C’è un motivo particolare che ha contribuito a questo tuo passaggio da Writer a Deejay, o è avvenuto in modo casuale?
Le due cose sono sempre andate di pari passo, writing e passione per la musica. Il passaggio reale c’e stato nel 2001 quando ho iniziato a fare del djing una professione, trasformando il nome da DROP:C in DROPSY (la pronuncia e’ la medesima). Ho fatto anche produzioni negli anni, approfitto per dirti che su spotify e’ disponibile il mio nuovo singolo che si chiama FUCKED UP con NERONE, JACK THE SMOKER e JANGY LEEON.

Cosa ne pensi del mondo della street art che viene finanziato da brand importanti o dalle istituzioni, e secondo te nella città è possibile una convivenza pacifica tra writer e street artist?
Sono due cose ben distinte, una nata prima e l’altra dopo. Street Art e’ un etichetta che e’ stata attaccata a quegli artisti per renderli commerciali, cosi come era stato fatto col writing quando i media cominciarono a chiamarlo graffiti. La gente ha bisogno di etichettare ogni cosa purtroppo,Io la chiamo solo semplicemente forma di espressione.

Dropsy Milano 2008

Dropsy – Milano 2008

Pensi che il writing sia legato indissolubilmente alla cultura Hip Hop, o è possibile anche essere un writer senza conoscere altri elementi di questo movimento culturale?
Il writing e’ hip hop, fa parte della nostra cultura da sempre. Sicuramente ci sono stati e ci saranno dei writers che si sono appassionati solo al writing, imparando la tecnica, ma non sapendo quasi nulla dell’ hip hop in generale.

C’è un writer della scena attuale che ti piace in modo particolare?
Direi BIO e tutta la TAT Crew di New York…Pionieri, maestri di stile e ancora sul pezzo in tutti i sensi. Vi ringrazio dello spazio dedicatomi, un abbraccio a mio fratello Amir, Hasib Posse e tutta la scena italiana.

Peace.

Dropsy - Milano 2014

Dropsy – Milano 2014

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